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Nanof
di Enzia Verduchi
Edizioni Fili d'Aquilone
Roma, 2024

a cura di
Alessio Brandolini


Recensioni


NANOF
di Enzia Verduzhi
FINALISTA
Premio Internazionale Camaiore 2025
XXXVII Edizione


NANOF
di Enzia Verduzhi
MENZIONE ALLA TRADUZIONE
di Alessio Brandolini
Premio Internazionale Camaiore 2025
XXXVII Edizione


 

L'artista Oreste Fernando Nannetti (Roma 1927 - Volterra 1994), descrisse il proprio mondo all'interno di un manicomio. Una realtà vissuta e immaginata nell'isolamento, nel dolore e nei viaggi cosmonautici effettuati con la fantasia, con l'immaginazione ma da esperto "astronautico ingegnere minerario nel sistema mentale". Questa era la sua chiave mineraria. Un mondo artistico vasto e dettagliato: di eventi, guerre, città, disegni geometrici, numeri e parole, anche di lingue inventate o che sembrano provenire da idiomi antichi, come l'etrusco. Nanof, della messicana Enzia Verduchi, ci racconta in versi del libro di pietra di Nannetti, lo interpreta e lo trasforma in grande poesia, per questo ci è sembrata necessario far conoscere ai lettori italiani un così intenso e importante lavoro.

Dall'introduzione di
ALESSIO BRANDOLINI


ENZIA VERDUCHI è nata a Roma nel 1967 ma dall'età di cinque anni vive in Messico dove si è laureata in Giornalismo e Scienze della Comunicazione. Nel 1992 ha ricevuto il Premio "Nacional de Cuento Efrain Huerta". Ha collaborato a riviste e supplementi culturali messicani e internazionali. Ha pubblicato i libri di cronaca: 40° a la sombra (2013), Los segundos y los dias. Breviario sobre el temblor (2018) e le raccolte poetiche: Cartas de usurpacion (1992), El bosque de la hormiga (2002), Groenlandia (2018) e Nanof (2019). Suoi testi poetici sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati all'estero.

 


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Per acquistare Nanof, vedi la pagina dell'editore.



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